Il mese di ottobre si tinge di rosa perché tradizionalmente dedicato alla prevenzione oncologica nella donna, con una campagna di sensibilizzazione dedicata alla lotta contro i più comuni tumori femminili, che colpiscono gli organi riproduttivi e il seno.

Questo periodo dell’anno diventa, dunque, un’occasione in più per ribadire l’importanza della prevenzione e dei controlli periodici. Prendersi cura della propria salute significa prima di tutto non abbassare mai la guardia. Tutte le donne dovrebbero segnarsi sul calendario un check-up annuale ginecologico, per prevenzione e per evitare che qualche piccolo fastidio possa diventare un problema più serio nel tempo.

Per le adolescenti e le giovani donne, fondamentale è tutelare la salute pelvica e la fertilità. La diagnosi precoce di disturbi e infezioni genitali – soprattutto se persistenti – può evitare problematiche maggiori come la malattia infiammatoria pelvica, patologia che potrebbe compromettere in maniera anche irreparabile la fertilità. I controlli consentono di fare prevenzione delle lesioni pre-cancerose della cervice.

A tal riguardo, un check-up ginecologico completo dovrebbe comprendere un’anamnesi accurata, un esame obiettivo ginecologico, l’esecuzione di un pap test (prelievo citologico a livello della cervice) e un’ecografia pelvica (tecnica diagnostica per immagini che indaga morfologia e stato di salute degli organi genitali interni femminili).

Per le più giovani, il ginecologo è la figura di riferimento a cui chiedere informazioni sulla salute riproduttiva, sulla contraccezione, sulle abitudini e comportamenti da seguire per il proprio benessere, oltre a essere il medico che le seguirà in un periodo molto importante della vita come la gravidanza.

Risulta comunque consigliato continuare a effettuare controlli con cadenza annuale, anche dopo la menopausa, per fare diagnosi precoce di tutte le patologie disfunzionali e organiche che interessano l’apparato pelvico e che hanno una maggior incidenza con l’avanzare dell’età. Una visita specialistica è sicuramente indicata per tutte le donne in pre-menopausa e menopausa interessate alla terapia ormonale sostitutiva allo scopo di contrastare sintomi e disturbi associati all’inevitabile diminuzione della sintesi di ormoni femminili.

Indipendentemente dall’età, è bene rivolgersi subito al ginecologo – senza aspettare la visita annuale – se si avvertono i seguenti sintomi: sanguinamenti o perdite vaginali anomale, algie addomino-pelviche, dolore pelvico cronico, bruciore o prurito intimo, disturbi inusuali come dolore durante i rapporti sessuali e alterazioni del ciclo mestruale.

a cura del Comitato Scientifico Ravenna 33

Dr. Paolo Maniglio PhD, Dirigente Medico Ginecologo, Dottore di Ricerca in Oncologia

studio al Polo Sanitario Santa Teresa